La Fiorentina ha vissuto un'altra notte europea ricca di emozioni al Franchi, ma ancora una volta il sogno di raggiungere la finale di Conference League si è infranto. Il pareggio per 2-2 contro il Betis Siviglia non è bastato ai viola dopo il 2-1 dell’andata in favore degli spagnoli. Vediamo insieme le fasi decisive della partita, i protagonisti e cosa rappresenta questo risultato per il club gigliato.
La squadra allenata da Palladino è scesa in campo consapevole che serviva una rimonta. L’atmosfera era incandescente, con un Franchi sold-out pronto a sostenere i ragazzi fino all’ultimo minuto. Dopo una fase di studio, è stato il Betis a passare in vantaggio con una precisa punizione di Antony. Ma la reazione della Fiorentina è stata immediata: Robin Gosens, protagonista inatteso, ha segnato due reti di testa – entrambe su calcio d’angolo – ribaltando il risultato nella prima frazione. Il racconto dettagliato della sfida su Gazzetta.it mostra quanto la voglia di non arrendersi abbia caratterizzato la serata viola.
Nei secondi tempi, la Fiorentina ha provato a gestire il vantaggio e a cercare il gol della qualificazione, ma la lucidità è calata, complice la stanchezza e una certa imprecisione nell’ultimo passaggio.
Il punteggio aggregato, in parità al termine dei novanta minuti, ha obbligato le squadre ai tempi supplementari. Qui, nonostante un pubblico che non ha mai smesso di sostenere la Fiorentina, il Betis ha colpito ancora: Ezzalzouli ha segnato il gol che ha spento definitivamente le speranze gigliate. Gli spagnoli sono stati cinici, mentre la formazione viola – pur mostrando grande carattere – non è riuscita a trovare la zampata finale.
Come riporta anche il Corriere dello Sport, la Fiorentina ha mancato nuovamente l’appuntamento con la storia ma è uscita tra gli applausi di tutta la tifoseria, che ha riconosciuto l’impegno e la determinazione dei giocatori.
Oltre all’eroe di giornata Gosens, autore di una doppietta, vanno segnalate le buone prove di Kean, sempre generoso in attacco, e di Mandragora, che ha dato sostanza al centrocampo. In difesa, De Gea ha salvato la Fiorentina in più di un’occasione con grandi interventi. Tuttavia, il Betis ha dimostrato maggior cinismo nei momenti chiave.
L’eliminazione brucia, considerando che la finale sembrava a portata di mano soprattutto dopo la reazione alla rete iniziale del Betis. Nonostante ciò, la Fiorentina può guardare al futuro con moderato ottimismo: la base di squadra c’è, l’identità di gioco pure, e l’esperienza europea servirà da lezione per affrontare nuove sfide.
La Fiorentina saluta la Conference League a testa alta, consapevole di aver dato tutto ma di dover crescere ancora sotto il profilo della concretezza. Il sostegno della città e dei tifosi non manca: ora testa al campionato e alle prossime occasioni europee.
Per approfondimenti, è possibile leggere il riepilogo della gara con tabellini e dichiarazioni e il live minuto per minuto della semifinale.